Domenica 5 settembre, allo stadio nazionale del Giappone a Tokyo si sono conclusi i sedicesimi Giochi Paralimpici estivi. Inaugurati il 24 agosto, i giochi Paralimpici sono il punto di incontro di centinaia di atleti e atlete di tutto il mondo che per 13 giorni sfidano ogni loro limite dimostrando che forza di volontà, determinazione e coraggio sono il mix perfetto per raggiungere qualsiasi obiettivo. A prescindere dalla disabilità che si possiede.
I Giochi Paralimpici, riconosciuti come tali, si disputarono per la prima volta nel 1960 a Roma. Da quell’edizione, i Giochi rappresentano l’esempio concreto di accettazione e considerazione della diversità: atleti di altissimo livello, con le loro potenzialità e difficoltà, portano la normalità in gare di puro sport, praticato con passione e abnegazione.
La cerimonia di apertura dei XVI Giochi Paralimpici si è svolta al Para Airport di Tokyo - un simbolo di diversità e inclusione - e ha seguito il tema “We have Wings”, un omaggio alla resilienza dei paratleti e con il messaggio di non abbandonarsi alla devastazione inesorabile causata dalla pandemia Covid-19.
Noi di Aria Wheels traiamo ispirazione ogni giorno da questi temi così necessari e contemporanei e condividiamo a pieno ciò che i Giochi Paralimpici sono e vogliono essere per tutti coloro che li seguono. Abbiamo la fortuna di collaborare con diverse persone, sportive e non, con personalità eccezionali che arricchiscono il nostro lavoro con le loro storie e i loro insegnamenti. In particolar modo, 4 dei nostri brand ambassador hanno partecipato a questa edizione di Giochi, ottenendo risultati da podio.
Per il nuoto, Vincenzo Boni. Classe 1985, Vincenzo è arrivato 5° nei 200 metri stile libero, un ottimo risultato chiuso con un tempo di 3:32.40. Per l’atleta paralimpico, campione del Caravaggio Sporting Village e delle Fiamme Oro, questa è stata la seconda Paralimpiade, dopo quella di Rio de Janeiro nel 2016. Per Vincenzo Boni, questa Olimpiade è stata diversa dalla precedente e come ha dichiarato: “La porterò nel cuore, probabilmente è la mia ultima partecipazione ma questo sport mi ha dato tanto e forse il mio futuro prenderà una strada diversa. Non è una scelta definitiva – sottolinea Boni - ma ci siamo quasi”.
Per il ciclismo italiano c'era Francesca Porcellato. Per Francesca questa è stata la quattordicesima medaglia in tre specialità diverse su undici edizioni di Giochi, tra estive e invernali, a cui ha partecipato. Il primo titolo paralimpico l'ha ottenuto a Seoul nel 1988 sui 100 metri nella categoria T53. Oggi è argento nel ciclismo nella categoria H1-H3, migliorando il risultato ottenuto a Rio 2016 in cui ottenne il bronzo.
“Come il vino rosso, più invecchio e più miglioro” ha dichiarato Francesca, dimostrando il suo carattere tenace e determinato. (Clicca qui per guardare la sua video-intervista prima delle Olimpiadi)
Roger Habsch, di origine belga, è tornato da Tokyo con due medaglie nella categoria T51: è arrivato terzo nei 100m in 20’’76 e terzo nei 200 metri con un tempo di 38’’33. A 42 anni le possibilità per Habsch di vincere una medaglia erano alte e l’atleta si è dimostrato all’altezza delle aspettative.
Roger ha gareggiato nell'handcycling a livello internazionale e ha partecipato al Para-triathlon a livello nazionale. La sua filosofia, una delle cose che ci piace di lui, è "Per imparare, bisogna sbagliare, ma bisogna essere consapevoli dei propri errori e di ciò che possono generare”.
Maxime Hordies, a 25 anni il paraciclista di Bruxelles è arrivato terzo nella gara a tempo. Questa vittoria non è la prima per il giovane atleta: Hordies infatti ha vinto il bronzo nella corsa su strada e il bronzo a cronometro ai Campionati del mondo 2021 di Cascais; oro nella corsa su strada e argento a cronometro ai Campionati del mondo 2019 a Emmene e nel 2019 è Vincitore della Coppa del Mondo 2019 nella categoria H1.
La 16ª edizione dei giochi Paralimpici ha visto la partecipazione di 4403 atleti e atlete da più di 200 paesi di tutto il mondo che hanno gareggiato in 22 discipline sportive. Alla cerimonia di chiusura, entusiasmo, festeggiamenti e tanti sorrisi hanno salutato questi giochi che hanno visto l'Italia vincitrice di 69 medaglie (arrivando nona nel medagliere degli Stati partecipanti) e 15 medaglie per ilBelgio (quattro oro, tre argento e otto bronzo).
Aria Wheels è fiera di essere rappresentata da questi fenomenali atleti e facciamo le nostre congratulazioni per i risultati da loro raggiunti.
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