14/12/22

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Aria meets Katia Aere

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Lo sport è la chiave di lettura che mi ha permesso di ricostruirmi una vita completamente nuova, una identità nuova, all'interno della disabilità portata dalla mia malattia.

Katia Aere, è un'atleta paralimpica del nuoto e del hand bike e ora anche una delle nostre nuove Brand Ambassador.

Nata a Spilimbergo, nella provincia di Pordenone nel 1971, ha compiuto 50 anni proprio durante la Paralimpiadi di Tokyo 2020 che l'ha vista vincitrice del suo primo titolo paralimpico con il bronzo in hand bike nella categoria H5.

Fin da adolescente coltiva la passione per lo sport, tra cui l’atletica leggera, corsa ad ostacoli e salto in alto, ma è costretta a smettere per un problema alle caviglie.

Incontra la disabilità all'età di 30 anni per una malattia autoimmune che improvvisamente attacca la muscolatura, distruggendola, e impedendole, nell'arco di poche ore, di alimentarsi e muoversi autonomamente. Si riavvicina allo sport quasi per necessità: la riabilitazione in acqua diventa fondamentale per renderla più forte fisicamente, riuscendo con il tempo a respirare meglio e a muoversi quasi autonomamente.

Re-imparato a nuotare all'età di 40 anni, dopo aver vinto la sua fobia per l'acqua, per Katia è stata quasi una necessità ritornare ad una vita completamente attiva attraverso lo sport agonistico e scegliendo, come primo sport, il nuoto.

Dopo quel momento non si è mai fermata, ha accumulato svariati titoli italiani, "incredibilmente e inaspettatamente" ci dice, riuscendo a riappropriarsi di uno stile di vita davvero attivo e soddisfacente.

Accanita sostenitrice del motto "nella vita le cose non capitano per caso", incontra il paraciclismo , a cui deciderà di legarsi. Grazie all'incontro con Alex Zanardi e il progetto Obiettivo3, si cimenta per la prima volta nell'hand bike e nasce subito la passione per questo sporto, proprio per le emozioni che le ha trasmesso.

"Salire su una hand bike e sentire il vento sul volto dopo tanti anni era una sensazione che mi mancava".

I risultati e le soddisfazioni arrivano velocemente a conferma della sua scelta.

Quando le chiediamo del suo rapporto con la carrozzina è molto sincera: "È stato l'incontro più difficile che la patologia ha portato con sé. È stato difficile all'inizio, ritrovarsi nel giro di poche ore da completamente attiva a completamente dipendente da qualcun altro e da una sedia a 4 ruote. Poi, grazie alla riabilitazione, sono stata in grado di camminare con le stampelle per alcuni mesi. Trattandosi però di una patologia autoimmune e progressiva, per necessità, ho dovuto ritrovare il mio equilibrio con la sedia a rotelle."

"È stato essenziale comprendere che la carrozzina era uno strumento indispensabile per ritrovare la mia autonomia, cosa che molti di noi spesso fanno fatica ad accettare. Una volta che ho capito questo, la mia qualità di vita è migliorata e le energie risparmiate grazie alla carrozzina, le ho indirizzate in altro, tra cui lo sport".

In una carrozzina Katia cerca la leggerezza, la comodità, il sostegno e che sia facilmente maneggevole. Per questo motivo ha scelto Aria Speciale, un modello di carrozzina Aria a telaio fisso in magnesio e completamente saldato su misura dell'utente.

Così Katia è riuscita a trovare una carrozzina che è riuscita a soddisfare tutte le sue esigenze:

  • la leggerezza di Aria Speciale è senza eguali con un peso di soli 3,9 kg;

  • comoda, come tutte le carrozzine Aria che vengono create attorno alle esigenze e dimensioni dell'utente, anche grazie al sostegno ottenuto dallo schienale posturale in fibra di carbonio;

  • maneggevole, Aria Speciale diventa essenziale per tutti coloro che hanno difficoltà di movimento agli arti superiori grazie alla combinazione di leggerezza e scorrevolezza.

Scopri di più sulla storia di Katia Aere guardando l'intervista su YouTube!

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